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Immagine del redattoremartinacozzolino

Tahiti e le sue isole



Arrivata il 9 Novembre 2024.

la Orana = Bonjour . Nana = Au revoir. Maeva = Bienvenue (généralement utilisé pour les personnes de haut rang ou que l’on veut mettre sur un piédestal). Maitai (prononcé Maytay) = Je vais bien. Mauruuru = Merci.

A Tahiti si parla francese, ho rispolverato il mio francese, non mi capiscono, chissà come mai ;)

Tahiti è uno di quei posti dove se arrivi con in testa le immagini postate in giro per il web rimani deluso. Questo è quello che mi dicono i Tahitiani. Intorno a Tahiti ci sono isole spettacolari ma in generale si associa all’isola di Tahiti erroneamente quelle immagini di spiagge con sabbia bianca e palme ma Tahiti non è cosí, non è certo una brutta isola ma l’immagine comune è sbagliata. Innanzitutto molte spiagge hanno la sabbia nera. Io non avevo aspettative particolari, sapevo che esiste il super lusso ma diciamo che non è quello che volevo vedere. Beh rilassata e aperta a nuove avventure sono arrivata in un alloggio gestito da due persone gentilissime, Stefan e Maeva, due local.

Tutto si svolge lentamente, ci si alza con calma, il pomeriggio dopo pranzo si riposa, con calma si prepara la cena…C´è naturalmente anche chi lavora, ma insomma questo è il clima, molto rilassato.

Ho fatto due tour stupendi uno a Moorea e l’altro a Tetiaroa, queste due isole sono pazzesche, soprattutto Tetiaroa. Il mare e la natura sono mozzafiato, per me Tetiaroa è l’isola più bella per quel che riguarda la natura e i colori, che ho visto fino ad ora. Moorea è urbanizzata al contrario di Tetiaroa. A tetiaroa esiste solo la casa della famiglia Brando, un resort super lusso e una pista di atterraggio per gli aerei dei super ricchi, tutto raggruppato su uno degli atolli. Per il resto non c´è niente di urbanizzato ( niente negozi o simili, niente strade, niente auto, niente), tutto è lasciato in mano alla natura ed è protetta, noi siamo arrivati in catamarano dopo 3 ore di navigazione e abbiamo passato la barriera corallina con i tender a due a due per non pesare troppo e riuscire a planare sulla barriera. Poi arrivati sulla spiaggia abbiamo camminato 30 minuti per raggiungere l´istmo tra due atolli. Per ammirare uno degli atolli con la sua fauna e flora si deve camminare in acqua sulla secca a una certa distanza dalla spiaggia e fare il giro dell’isola, non è possibile avvicinarsi alla spiaggia.

Non c´erano turisti a parte noi 25 del tour. E” davvero spettacolare vedere la natura nella sua purezza, ci sono tantissimi uccelli e ne abbiamo visto uno su un albero, camminando per raggiungere l´istmo, sembrava morbidissimo e spaventato senza la mamma e con noi che lo guardavamo (di sicuro la mamma era andata a prendere del cibo perché il piccoletto era paffutello).

E” stata un’esperienza pazzesca e anche se ci sono tante contraddizioni sul super lusso (Tetiaroa è privata) è anche vero che permettere a gruppi piccoli poche volte la settimana di visitarla a prezzi normali è fantastico, altrimenti non avrei mai potuto vederla. Per raggiungerla e tornare a Papeete abbiamo fatto in tutto 6 ore di navigazione su un catamarano abbastanza grande ma col mare grosso le onde alte ci hanno docciato per tutto il tempo, in tutto 11 ore di escursione, non è una passeggiata, comunque valeva assolutamente e poi il team del tour era gentilissimo e ci hanno dato tanta frutta fresca e un pranzo a base di pesce locale squisito! Abbiamo visto anche una balena con il suo piccolo :)

Moorea è un’altra storia, si raggiunge con la nave in mezz’ora da Papeete. Ci sono andata due volte la prima con un tour che ci ha portato in barca a visitare la laguna stupenda e abbiamo nuotato con le razze e gli innocui squali pinna nera (blacktip reef sharks) e un’altra volta da sola ho preso a noleggio uno scooter e ho fatto il gito dell’isola. A Moorea ci sono i resort super lusso, alcuni dei quali sono chiusi e abbandonati. I local mi dicono che gli hotel soffrono il calo di prenotazioni a causa della concorrenza fatta dai privati. Non mi sorprende dato che è così in tutto il mondo. L’isola è stupenda, risponde alle immagini che si conoscono dal web, ma girandola in scooter si vede anche come vivono e dove vivono le persone locali. C’è naturalmente di tutto, da case più ricche a quelle più piccole e modeste. In ogni caso tutti sono vicini al mare sulla laguna e la natura è democratica, quindi per tutti c’è lo stesso mare che è meraviglioso!

A Tahiti si mangia del pesce buonissimo, soprattutto pesce crudo di solito tonno, tagliato a pezzetti con limone, latte di cocco fresco, carote, cetrioli, sale e pepe…squisito. La ricetta è simile a quella che ho mangiato a Rarotonga ma non identica anche se non saprei dire cosa cambia.

Io ho mangiato pesce tutti i giorni, di solito crudo ma anche cotto, fritto o alla griglia, pesce intero o filetto insomma c’è l’imbarazzo della scelta. Il tonno bianco non costa tanto e la qualità è superba. Oltre al pesce c´è tanta frutta fresca deliziosa, ci sono alberi di mango, cocco, papaya, litchi, ananas e altri mille frutti tropicali dei quali non conosco il nome ma sono fantastici. Non occorre andare al supermercato a comprare la frutta basta farsi un giro e comprarli direttamente dalle persone del posto che mettono delle bancarella davanti casa, comunque ci sono così tanti alberi da frutta che camminando si trovano anche direttamente dall´albero.

Per girare Tahiti si può utilizzare l’autobus, ci sono varie linee, il servizio rispetta il luogo quindi calmo (non ci sono tante corse e la domenica meglio evitare ci saranno massimo due autobus che girano), sembra che ogni autobus venga guidato sempre dallo stesso autista infatti sono decorati ognuno in modo diverso. Hanno di solito dei parei con i fiori dietro il sedile dell’autista e ci sono corone di fiori appesi allo specchietto, sono molto personalizzati;) hanno la musica personalizzata ognuno la sua con il suo box poggiato a terra accanto all’autista, ci sono tante donne autista e uno su due canta, hanno anche delle divise molto colorate anche quelle personalizzate ;)

Moltissime donne a Tahiti portano il fiore tra i capelli, il fiore tipico di Tahiti è il Tiàre, piccolo bianco e profumatissimo. E” una usanza di tutta la Polinesia. La Polinesia è grandissima, ha una superficie simile a quella dell’Europa ma naturalmente è quasi solo Oceano (Moana in Maori).

Ieri sono andata in giro in scooter e sono arrivata in un posto dove fanno diving più per sbaglio che per volontà, comunque ho preso a noleggio un SUP e mi sono divertita molto, ho remato fino ad una secca dove c’erano dei coralli con tantissimi pesci piccolissimi blu (mezzo centimetro di pesce), al ritorno ero contro corrente e per attraversare il canale è stata dura ma davvero rigenerante.

Insomma in definitiva mi sono piaciute Tahiti e le sue isole, c’è tanta storia da scoprire, la cultura Maori è presente in tutti i paesi dell’Oceania, i Maori erano grandi navigatori e hanno iniziato a navigare quando noi ancora neanche sapevamo cosa era una barca, arrivano dall’Asia e si diffondono in tutta la Polinesia fino a Tahiti e raggiungono anche le Hawaii e il Sud America. Anche a Tahiti c’è il culto del tatuaggio, simile a quello delle Cook ma diverso come mi hanno fatto notare i ragazzi che mi ospitavano.

La temperatura è sempre costante tutto l’anno, se si scende a 21 gradi i Tahitiani hanno freddo, non conoscono l’inverno e quindi anche a Natale fa caldo, cosa insolita per me. Vedere le decorazioni natalizie dalla spiaggia in costume da bagno fa strano ;) L’umidità non è molto alta quindi si sta bene, il sole però picchia forte e bisogna stare molto attenti.

Adesso sono in aereo alla volta di San Francisco, torno in inverno e in città dopo parecchi mesi di posti poco urbanizzati, credo che più che il freddo la puzza della città mi darà il benvenuto!

Ci sono turbolenze, uff.




















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